Archivio mensile:agosto 2016

La tormenta e il corsivo cirillico

Qual è il titolo originale di La tormenta di Vladimir Sorokin? Nella pagina dietro il frontespizio dell’edizione italiana (Milano : Bompiani, 2016) il titolo in lingua originale è presentato in questo modo:

sorokin1

Come va letto? Consultando l’opac del Sbn e i cataloghi collettivi lombardi sono state trovate ben cinque versioni differenti:
(1) Memebsorokin2
(2) Memel
(3) Memel’
(4) Memely
(5) Memep’
Nessuna delle cinque è esatta: la forma corretta è Metel’. Le cinque varianti danno comunque lo spunto per vedere qualche insidia che può capitare al catalogatore nella traslitterazione dei titoli scritti in caratteri cirillici.

Innanzitutto va notato che il titolo è presentato, appunto, in caratteri cirillici. Nella versione (1) pare, invece, che sia stato letto come fosse scritto in caratteri latini, interpretando l’ultima lettera come una b. Il penultimo carattere, che chiaramente non fa parte dell’alfabeto latino, è stato ignorato, forse pensando che fosse un errore di stampa.

L’ultimo carattere è un segno dolce (ь), che si traslittera con l’apostrofo, come correttamente fanno le versioni (3) e (5), mentre la versione (2) lo dimentica e la versione (4) lo rende erroneamente con la y, che è la traslitterazione della lettera cirillica ы (è formata da due segni, ma è un’unica lettera).

Il penultimo carattere rappresenta la lettera cirillica corrispondente alla nostra L (л), come giustamente risulta nelle versioni (2), (3) e (4). La versione (5) ha invece messo una p. La lettera corrispondente alla P nell’alfabeto russo in stampatello maiuscolo (П) è come quella greca. Nel corsivo minuscolo di alcuni font, comunque, la л può avere l’aspetto di un pi greco.

Dunque le ultime due lettere sono da traslitterare con una L seguita da un apostrofo, come nella versione (3). Come si vede, tutte e cinque le versioni trascrivono in modo uguale le prime quattro lettere, ma in questa trascrizione uguale per tutte c’è un errore. Il terzo carattere non è infatti una m (anche se è uguale alla nostra m), ma la lettera corrispondente alla nostra t. La traslitterazione corretta è dunque, come si è detto sopra, Metel’, che significa appunto “tormenta”.

sorokin3

Nell’alfabeto russo ci sono alcune lettere che hanno lo stesso aspetto di lettere dell’alfabeto latino ma rappresentano un altro fonema e si traslitterano con lettere diverse, come si vede nella tabella qui sotto:

lettere-stamp-maiusc

Il segno dolce Ь e il segno duro Ъ potrebbero essere confuse (si veda il caso citato sopra) con la b minuscola dell’alfabeto latino, ma non hanno nulla a che fare con essa. Abbiamo già accennato sopra alla lettera Ы, che assomiglia a una b minuscola seguita da una I maiuscola. Possiamo aggiungere che la И e la Я, che hanno l’aspetto di una N e di una R allo specchio, si traslitterano rispettivamente come i e come ja, mentre la З, che ha l’aspetto del numero 3, è una lettera e si traslittera Z.

Il corsivo minuscolo aggiunge altre lettere che possono trarre in inganno:lettere-cors-minusc

La lettera г, che ha una certa somiglianza con il numero 2, è in realtà la minuscola corsiva della lettera Г (traslitterazione: G).