Archivio mensile:novembre 2015

Emily St. John Mandel, una scrittrice che aiuta i catalogatori

mandel-stazione11Di recente è stata pubblicata la traduzione italiana di Station Eleven di Emily St. John Mandel (Stazione Undici, Milano : Bompiani, 2015), un romanzo nel quale una pandemia influenzale, chiamata “georgiana” perché ha il suo punto di partenza nella Georgia (lo stato caucasico, non quello facente parte degli Stati Uniti d’America), decima la popolazione.

Il nome dell’autrice compare nei cataloghi ora come “Mandel, Emily St. John”, ora come “St. John Mandel, Emily”. Nell’opac del Sbn, tre titoli hanno come intestazione “Mandel, Emily St. John” e uno “St. John Mandel, Emily”. Il Sudoc (francese) ha quest’ultima forma, ma altri cataloghi esteri, come il Copac (britannico) e quello della Library of Congress, hanno “Mandel, Emily St. John”. Consultando i cataloghi online delle reti provinciali lombarde (essendo al momento sospeso il servizio del metaopac Mai, ho fatto le ricerche sui singoli opac e mi sono limitato a quelli delle reti lombarde – per Milano ho usato l’opac delle biblioteche rionali), si trova che prevale nettamente la forma “St. John Mandel, Emily”: in sette opac si trova solo questa, mentre soltanto in uno si trova solo la forma “Mandel, Emily St. John” e in un altro sono presenti entrambe le forme, con due titoli sotto “Mandel” e uno sotto “St. John” (in due opac non risulta alcuna opera di questa autrice alla data in cui sono stati consultati).

Qual è la forma corretta? Se si trova un’autrice di lingua inglese (in questo caso si tratta di una scrittrice canadese) che ha un nome in tre parti e le ultime due sembrano essere cognomi, si può ipotizzare che l’ultima parte sia il cognome acquisito dal marito e quella centrale sia il cognome da nubile, che diventa un middle name. In tal caso, il corretto ordinamento parte dal cognome acquisito seguito, dopo una virgola, dal nome e dal middle name. Non si può escludere, però, che si tratti invece di un cognome composto e in questo caso l’ordinamento partirebbe dal primo dei due cognomi, seguito dal secondo cognome e, dopo una virgola, dal nome.

“St. John” sarà dunque un middle name (e quindi l’intestazione: “Mandel, Emily St. John”) o la prima parte di un cognome composto (e quindi avremmo: “St. John Mandel, Emily”)? Che potesse sorgere il dubbio deve averlo pensato anche l’autrice (o qualcuno che le ha dato un suggerimento a proposito) dato che, nella pagina About del suo sito, i cenni biografici sono preceduti da un avviso in caratteri più grossi: “St. John’s my middle name. The books go under M” (“St. John è il mio middle name. I libri vanno sotto la M”). Lo stesso avviso è posto sotto il titolo del suo blog su Tumblr. Dunque, la questione pare risolta: “Mandel, Emily St. John”.

mandel-sito

E se l’autrice non avesse pensato di darci direttamente la soluzione? Un aiuto indiretto, comunque, lo dava nello stesso libro, nella pagina dei ringraziamenti al termine del romanzo (p.409), che si conclude con quello a “Kevin Mandel, sempre, per tutto”. Se in questo nome compare solo “Mandel”, e non “St. John”, verrebbe da pensare che non abbiamo a che fare con un cognome composto, ma che St. John sia il cognome da nubile diventato middle name e che Mandel sia il cognome acquisito dal marito (e in effetti il Kevin Mandel ringraziato deve essere il marito, come ci conferma la voce di Wikipedia in inglese).